La produzione russa di compensato diminuisce del 16% nei primi sei mesi del 2023

Compensato

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Secondo Rosstat, nei primi sei mesi del 2023, la produzione russa di compensato è diminuita del 16,4%, raggiungendo 1,59 milioni di m3. Nel 2021, la Russia ha prodotto la cifra record di 4,5 milioni di m3 di compensato, mentre nel 2022 ce n’erano solo 3,2 milioni di m3. Nel 2023, si prevede che la produzione scenderà ai livelli di dieci anni fa.

Il calo della produzione è attribuito alle sanzioni imposte in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Nel 2021, le esportazioni russe di compensato sono ammontate a 2,96 milioni di m3, per un valore di 1,94 miliardi di dollari. Le sanzioni europee hanno portato i produttori russi a perdere un mercato significativo, dove nel 2021 sono stati esportati 1,35 milioni di m3 di compensato per un valore di 787 milioni di dollari. Inoltre, le sanzioni del Regno Unito hanno ulteriormente isolato le aziende russe da un mercato in cui nel 2021 sono stati esportati 76mila m3 di compensato, per un valore di 46 milioni di dollari.

La Russia ha perso lo status commerciale di nazione più favorita con gli Stati Uniti, il che ha comportato un dazio doganale del 50% sul suo compensato. Rispetto al 2021, quando la Russia ha esportato 569mila m3 di compensato negli Stati Uniti per un valore di 361 milioni di dollari, nei primi cinque mesi di quest’anno sono stati esportati solo 63mila m3.

Di conseguenza, la Russia ha perso l’accesso ai mercati dove in precedenza il paese forniva circa 2 milioni di m3 di compensato. I tentativi di reindirizzare questo volume verso altri paesi non hanno avuto successo, nonostante l'aumento delle forniture. Semplicemente non esistono altri mercati al mondo in grado di consumare tali volumi.

Nel periodo gennaio-aprile 2023, le esportazioni di compensato dalla Russia all'Egitto sono aumentate del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo 78mila m3. Secondo Lesprom Analytics, le esportazioni russe di compensato verso la Turchia da gennaio a maggio sono aumentate di sette volte, raggiungendo i 64mila m3. Le spedizioni verso la Cina nella prima metà di quest'anno sono aumentate dell'82% su base annua, raggiungendo 81mila m3.